La Sicilia è stata lo scenario della sesta tappa dell’UniStem Tour, dove gli studenti dell’ I.T.I. Vittorio Emanuele III di Palermo hanno assistito ad una lezione sul ruolo delle scienze forensi nell’identificazione delle vittime del Mediterraneo, tenuta dalla Dott.ssa Cristina Cattaneo.
L’UniStem Tour percorrerà in due anni tutto il Paese, dal nord al sud alle isole, con 30 tappe che porteranno nelle scuole alcuni tra i "numeri uno" del mondo scientifico italiano.
Ogni anno migliaia di migranti perdono la propria vita nell’anonimato, lontano da casa, nel tentativo di raggiungere le coste europee. L’organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) stima che almeno 20.000 persone siano morte dal 2014 ad oggi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
La maggior parte di queste vittime di naufragi muore perdendo la propria identità lasciando in un limbo fatto di speranza e disperazione anche i loro familiari. La presentazione illustrerà come le scienze forensi e gli scienziati di 13 università italiane, insieme ad altre istituzioni, stanno tentando di restituire un nome a queste vittime e a far valere i diritti dei loro famigliari.
Cristina Cattaneo è un’antropologa forense, medico legale e docente universitario. Ha studiato biologia, antropologia e paleopatologia in Canada e Inghilterra, prima di specializzarsi in medicina legale a Milano. Attualmente dirige il Laboratorio di antropologia e odontologia forense (Labanof) dell’Istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Milano. E’ promotrice del protocollo siglato tra l’Università di Milano, il Ministero dell’Interno e il Commissario straordinario delle persone scomparse per favorire l’identificazione dei migranti morti. E’ membro del Forensic Advisory Board della International Committee of the Red Cross. È autrice di numerosi articoli scientifici e libri in materia, tra cui Morti senza nome (2005).